Caccia, Pastorino (F.I.D.C): “Singolare bandire un’attività ritenuta scomoda”
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Caccia, Pastorino (F.I.D.C): “Singolare bandire un’attività ritenuta scomoda”0 (0)

Le petizioni sono anche esse elemento imprescindibile della democrazia ed é sacrosanto che vengano fatte. Sarebbe perciò opportuno proprio per il ruolo che esse ricoprono non relegarle al rango di mere esternazioni concettuali contro qualche cosa cercando con esse di escludere qualche soggetto o categoria dalla vita sociale del paese. Esse sono strumento di proposta non di ricerca di esclusione.

Ebbene quella di Noli sulla caccia é proprio cosi; la coesistenza delle più svariate realta che fruiscono del territorio è sempre difficile tanto più quando esso é limitato e la conseguenza trovare soluzioni che mirino ad integrare la coesistenza. Sarebbe dayvero un grande errore lavorare con spirito di esclusione in quanto la logica della prevaricazione ideologica, sociale, culturale e sportiva non alberghera mai nelle nostre comunita. Ed infatti una comunita e’ tale quando prevale sempre la cultura di comunita la quale riflette anche sulle ipotesi di sviluppo economico, sociale, turistico e religioso cercando di non lasciare indietro nessuno. Detto cid appare evidente che ognuno abbia la facolta di poter fruire di spazi per l’esercizio delle attivita sportive convivendo con altri e ben sapendo tutti che il suolo su cui si esercitano attivita non sia pubblico ma privato, abbiano concezioni e diritti, che il corpo normativo statale prevede norme a tutela proprio che utilizzino terreni privati per l’esercizio di attivita. Appare davvero singolare addurre 1’elemento della sicurezza per bandire un’attivita che magari si ritene scomoda o inguardabile, raccappricciante.

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Ebbene credo che la sicurezza semmai attenga a coloro che sfrecciando come saette in luo, per loro stessa natura dovrebbero essere deputati alla funzione data dal creatore, luoghi di sole intimita siano stati vilipesi e deflorati in ogni dove con antichi sentieri ciottolati ridotti a piste per corse, urla e corse rendendoli ormai non più percorribili alla personalita sicura. L’essere sostenibile e per essere tale deve rispettare ambiente culture e tradizioni sennd non ma sfruttamento incontrollato del bene pitt prezioso che abbiamo che é il esigenze di squilibrio e dissolvimento delle comunita. Noi vogliamo che tutti possano vivere il territorio perchè esso è comunità. Avremmo l’esigenza di viverlo in sicurezza anche noi!

Lettera

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