Restyling Maremma, gli ambientalisti: “Bloccheremo colate di cemento”
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Spotorno. Incassata la bocciatura regionale, questa sera nel consiglio comunale di Spotorno tornerà oggetto di discussione il progetto di restyling della Maremma, già al centro di polemiche nei mesi scorsi tra maggioranza e opposizione.

Polemiche che, oggi, vengono portate avanti dai Verdi e dalle associazioni ambientaliste, che accusano: “In nome di una legge regionale del 2018, nata per la rigenerazione urbana di territori degradati, a Spotorno si assisterà nuovamente all’assalto all’area di Maremma a colate di cemento”. E ancora: “Si tratta di un progetto che andrà ad incidere su un’area molto delicata dal punto di vista del suolo e del rischio idrogeologico e che per l’assenza di intervento umano ha acquisito pure nel tempo una rilevanza storica e paesaggistica. Purtroppo queste riflessioni non paiono interessare alla giunta spotornese o a ciò che ne resta e come al solito, utilizzando un sistema inserito nella legge, il sindaco Fiorini vuole venderci come ‘rigenerazione urbana’ ciò che in altri tristi periodi storici veniva chiamata ‘rapallizzazione’ o in altro modo atto ad indicare l’ennesima colata di cemento che non servirà a favorire un miglioramento delle condizioni della vita delle cittadine e dei cittadini di Spotorno nè tantomeno una migliore fruizione turistica di una città”.

I Verdi dunque non ci stanno e, anzi, propongono soluzioni alternative: “Un progetto sull’area potrebbe avere ben altri obiettivi: dalla valorizzazione della figura di Camillo Sbarbaro, al restauro definitivo e completo di Villa Carlina fino al recupero della presenza di Lawrence, di cui a suo tempo non fu neppure conservata la villa, oltre al castello vescovile di cui il Comune pare non sapere cosa fare nonostante la proprietà lo abbia lasciato all’ente in comodato”. Proseguono i Verdi: “Noi vogliamo rassicurare tutte le persone di Spotorno per far sapere che ci saremo ad opporci ad un intervento di netta evidenza edificatoria e che saremo compatti con le forze di opposizione ed in particolare con il consigliere Franco Riccobene che si è opposto con forza al progetto varato dall’amministrazione comunale”.

Conclude il gruppo ambientalista: “Saremo anche vicini e uniti a tutte e a tutti i cittadini e a quelle componenti di maggioranza che in uno scatto di orgoglio vogliano fermare un progetto, come quello di Maremma, che produrrà solo altro cemento ed appartamenti invenduti, senza alcun vantaggio per la collettività spotornese”.

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