Introdotte anche misure controverse come la possibilità per i ciclisti di andare contromano
Liguria. È stato predisposto dal governo il testo del nuovo Codice della strada, che entrerà presto in vigore. In sostanza, più controlli e più multe, tenendo presente che l’Italia è il paese d’Europa dove se ne fanno di più. Il tutto dietro la consueta motivazione della sicurezza, anche se stranezze e lati oscuri sono molti. Vediamo di esaminarne alcuni.
Le biciclette potranno andare contromano, causando certamente più pericoli e non più sicurezza. Immaginiamo di rendere legale ciò che accade già oggi in via Dante (la strada del Muretto) ad Alassio: a volte non c’è neppure lo spazio per l’incrocio tra un’auto e la bicicletta che marci in senso contrario.
Ad Alassio il transito delle bici contromano, come abbiamo detto, già oggi è tollerato perché – sostengono alla polizia locale – in città non ci sono piste ciclabili. E allora perché non c’è un autodromo si può sfrecciare ai cento all’ora?
Sta storia delle biciclette è molto di moda, sposa una spesso falsa politica verde e talvolta non serve a nulla.
Prendiamo la (sedicente) pista ciclabile di via Stalingradro a Savona, poco utile e in alcuni tratti molto pericolosa. Oggi come oggi termina nell’abitato di Legino, con invito a proseguire poi in via Nizza (!) portandosi dietro a mano la bici nel sottopassaggio che si trova di fronte alla banca Carige. Sfidiamo chiunque ad aver visto un solo ciclista praticare questa mossa.
Siamo del parere che le piste ciclabili debbano essere fatte bene e nelle sedi opportune, come a Sanremo, ricavata nella ex sede ferroviaria.
Il nuovo Codice della strada permetterà poi di installare autovelox e telelaser anche nelle strade urbane di quartiere e di dare più potere ai cosiddetti ausiliari del traffico, una sorta di Vigili urbani di serie B che costano meno ma portano a casa molti quattrini.
Già oggi a Savona – per esempio – fanno multe nelle piazze anche fuori dalle strisce blu, secondo regole molto controverse.
A sostegno del nuovo codice si è subito schierata l’Associazione sostenitori e amici della Polizia Stradale, che ha un presidente molto preparato e competente. Ci chiediamo però perché debba avere ‘amici e sostenitori’ la Stradale piuttosto che la polizia postale (che tratta reati oggi socialmente anche più pericolosi) o il Nucleo elicotteri dei Vigili del fuoco, i sommozzatori e i gruppi cinofili delle forze dell’ordine, con quei bravi, simpatici e utilissimi animali che scavano tra le macerie dei terremoti e cercano le persone scomparse.
I nuovi codici, le nuove regole, difficilmente vanno a favore del cittadino, al di là della motivazione (alibi?) della sicurezza.
Esiste ad esempio una legge che impone ai Comuni di lasciare una parte di parcheggi non a pagamento, tranne che nei centri storici.
Sapete che cosa è successo in molti centri, tra cui Savona? Che tutto è diventato ‘centro storico’, definizione che si può estendere praticamente all’intera città.
Vedremo comunque come e dove il nuovo Codice della strada verrà applicato, sperando che non venga meno la regola più importante: quella del buonsenso.
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