Anche Spotorno dice “NO” al Rigassificatore: unanimità in consiglio comunale
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Spotorno. Il discusso progetto del rigassificatore nelle acque antistanti il porto di Savona-Vado, a pochi km da Spotorno, è stato protagonista il 28 settembre scorso del consiglio comunale spotornese. Dopo la seduta aperta del consiglio comunale di Noli, con l’espressione contraria dei quattro comuni del golfo dell’isola è arrivata infatti anche la netta presa di posizione dell’assise Spotornese.

Un convinto “no” al collocamento della nave Rigassificatore Golar Tundra, pronunciato all’unanimità, che ha unito maggioranza e gruppi di minoranza. La proposta, inserita al quarto e ultimo punto dell’ordine del giorno, ha ripreso tutte le osservazioni contrarie al progetto raccolte dai comuni nel golfo dell’Isola, raccogliendo la mozione presentata congiuntamente dai due gruppi di minoranza.

Commenta Lorenzo Bardini, di Spotorno Obbiettivo 2026: “Il sindaco Mattia Fiorini ha illustrato la propria posizione contraria al progetto dividendo le criticità in due aspetti principali, di metodo e di merito, ripercorrendo poi le tappe che hanno visto l’avvio dell’iter burocratico senza poter avere un confronto preventivo con i soggetti proponenti da parte degli enti locali e del territorio”. Il primo cittadino ha poi sottolineato come la proposta all’ordine del giorno contenesse quelle numerose critiche al progetto dal punto di vista tecnico e scientifico raccolte dal confronto e dalla consulenza con esperti come il dott. Stevanin, relatore principale dell’incontro pubblico di pochi giorni orsono, Paolo Bernat, biologo marino. Il primo cittadino ha poi voluto assicurare il proprio appoggio al comune di Bergeggi, unico comune del golfo dell’isola che al momento siede nella conferenza dei servizi e unico a farsi carico dei costi correlati, ricordando come lo spostamento del rigassificatore sia dovuto esclusivamente a motivazioni politiche.

La discussione è stata poi avviata dal capogruppo di “Spotorno Obbiettivo 2026” Lorenzo Caviglia Bardini che ha evidenziato come la contrarietà all’installazione del rigassificatore parta dalle numerose lacune presenti nel progetto: il consigliere di opposizione ha dichiarato che lo stesso invece viene presentato come privo di incertezze dal soggetto proponente pur in campi in cui la valutazione risulta impossibile, come l’impatto economico, la percezione delle persone in un tessuto economico prevalentemente turistico come quello spotornese, la crescita dei coralli nei fondali interessati dalle installazioni dei tubi; mancanze tanto più gravi alla luce delle strette tempistiche che non lasciano presumere possibilità di intoppi tra le numerose valutazioni di cui il progetto sarà oggetto.

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La parola è poi passata al capogruppo di “Noi con Spotorno che vorrei” Salvatore Massimo Spiga, il quale ha ricordato i catastrofici effetti che il comparto carbonifero/industriale di Vado ha avuto nei decenni sulla salute di spotornesi e non. La scelta quindi, secondo il capogruppo Spiga, non tiene conto del vissuto delle comunità in cui il progetto del rigassificatore si va a inserire, in un contesto in cui il settore economico che la fa da padrone è quello turistico paesaggistico che potrebbe subire delle ricadute senza un motivo apparente se non quello politico.

Alla discussione è poi seguita la votazione all’unanimità dei presenti, anche Spotorno dice ufficialmente No al rigassificatore Golar Tundra.

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