Spotorno, terza asta deserta per il centro talassoterapico
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Spotorno. E’ andata deserta per l’ennesima volta, la terza, l’area in località Serra dove attualmente sorge lo scheletro del Centro Talassoterapico di Spotorno, area di proprietà dell’Opera Pia Siccardi. Il cantiere, fermo da più di 12 anni, doveva ultimare quello che sarebbe stato uno dei primi centri di talassoterapia della Riviera.

Il progetto, a carico della ditta Echinacea (ora fallita), non è mai stato completato e adesso la struttura e l’area versano in uno stato di degrado. La base d’asta era di 560 mila euro e, a differenza delle altre due, questa permetteva di convertire l’area per la costruzione di un RTA. Una soluzione che però non ha attratto nuovi acquirenti, per la delusione del presidente dell’Opera Pia Rino Lecce: “Siamo dispiaciuti dall’esito di questa asta, sulla quale avevamo lavorato molto anche in sintonia con l’amministrazione comunale. Nonostante qualche interesse, non è stata formulata nessuna offerta. C’è anche da dire però che, a causa del periodo critico, non è facile contrarre mutui che oggi hanno tassi di interesse molto alti. Noi però non ci fermiamo e la prossima settimana insieme al consiglio direttivo e all’amministrazione comunale studieremo il da farsi per portare avanti un’operazione strategica per il paese”.

Aggiunge il sindaco Mattia Fiorini: “La nostra amministrazione aveva proposto di unire alla Talassoterapia anche le aree “ex Beccaria”, per rendere più appetibile l’asta. Le analisi del Consiglio Direttivo, però, hanno evidenziato problematiche che avrebbero portato a tempi più lunghi. Nel tentativo di trovare una soluzione più veloce, mettendo a bando solo le aree della Talassoterapia, non sono state pervenute offerte. Questo ci conferma la necessità di costruire un progetto più ampio, in grado di attrarre più soggetti. Anche perchè la sola Talassoterapia, nelle attuali condizioni di mercato e con l’incertezza dell’ipoteca, non offre margini sufficienti per affrontare gli investimenti. Resteremo comunque a fianco dell’Opera Pia per supportare un progetto più ampio e più articolato”.

Sulla questione sono intervenuti anche Massimo Spiga e Francesco Pendola, consiglieri di minoranza del gruppo Noi Per Spotorno Che Vorrei: “L’amministrazione comunale, avrebbe voluto mettere a bando anche le aree ex distributore, che sono di interesse per un noto gruppo di supermercati. Noi siamo e saremo sempre contrari alla realizzazione di un centro commerciale, che ammazzerebbe il nostro, già precario commercio di prossimità”.

“Ben ha fatto l’ente a mettere a bando solo l’area talassoterapia..ci spiace, sia andata ancora deserta”, concludono poi i due.

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