Terrazza a Mare, Riccobene rincara la dose: “Alcune prescrizioni generali sulla ristrutturazione non sono state attuate”
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Terrazza a Mare, Riccobene rincara la dose: “Alcune prescrizioni generali sulla ristrutturazione non sono state attuate”0 (0)

Spotorno. Non si fermano le polemiche attorno alla nuova terrazza a mare, al centro delle discussioni di paese e politiche fin dal giorno della sua inaugurazione. Discussioni che, tra le fila della minoranza, proseguono con un nuovo attacco di Franco Riccobene, leader di Adesso Spotorno candidato con Giancarlo Zunino per la lista Insieme Per Spotorno.

Parole, quelle di Riccobene, che parlano di come “la telenovela non finisce qui, ma anzi la questione terrazza a mare si arricchisce di importanti novità”, dichiara il candidato di Insieme Per Spotorno. “La lunga e penosa vicenda della Terrazza a Mare si arricchisce di una nuova puntata; già perché sui lavori di ristrutturazione incombeva una prescrizione del piano di bacino del Settore Tutela del Territorio e
dell’Ambiente della Provincia di Savona. La scheda relativa al Torrente Crovetto indica alcune prescrizioni generali da attuare, che sono rimaste sulla carta, ed una prescrizione sul rifacimento della copertura del tratto terminale del Rio Crovetto della Terrazza a Mare con l’eliminazione della pila centrale (i piloni di cemento armato centrali) e relativo innalzamento degli argini”, spiega Riccobene.

La scheda con la descrizione dei lavori

Lavori che, continua, non sono stati eseguiti. “Ora, nei sette anni occorsi per i lavori, nulla di quanto prescritto è stato realizzato, nonostante sia stata rifatta la soletta di copertura e siano state effettuate ben due gettate di cemento per adeguarsi alla modifica della pavimentazione, voluta dal sindaco per anticipare l’inaugurazione a prima del voto amministrativo di ottobre. Ad un mese dal completamento della copertura resinosa e visto lo stato di degrado in cui versa, è sufficientemente chiaro a tutti che si dovrà intervenire nuovamente con un’altra soluzione, con costi prevedibili intorno ai 300-350 mila euro“.

Conclude Riccobene: “I costi, che inizialmente dovevano attestarsi intorno ai 650 mila euro,
sono lievitati ad 1 milione e 150 mila, senza che si siano tenute in considerazioni le prescrizioni citate. Nonostante tutte le competenze ambientali sfoggiate dal sindaco
uscente, l’improvvisazione e la presunzione hanno prevalso sulla razionalità e le competenze, consegnandoci un’opera sbagliata e da rifare
di cui lo riteniamo, ovviamente, responsabile”.

Una telenovela che si è arricchita di una nuova puntata e che, pare, potrebbe protrarsi ancora per le lunghe.

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