Spotorno, partiti e minoranza bocciano la “rinascita” del Royal
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Spotorno. Dopo la notizia di pochi giorni fa sul via ai lavori dell’ex Hotel Royal, adesso l’argomento finisce sulla bocca della minoranza e dei partiti che non vedono di buon occhio la riqualifica che la giunta ha trovato alla struttura. “In questi giorni abbiamo assistito all’avvio dei lavori per la trasformazione dell’ex Hotel Royal. Come a molti nostri concittadini anche a noi questa trasformazione ha provocato sentimenti contrastanti. Se infatti da un lato recuperare una struttura strategica come quella dell’ex Hotel Royal, eliminando un elemento di degrado dal fronte mare di levante è sicuramente una cosa positiva, molto rammarico provoca l’abbandono di ogni speranza di veder risorgere in quell’immobile abbandonato una struttura ricettiva del livello e delle potenzialità avute in passato”. Questo il pensiero di Matteo Marcenaro, Valeria Calcagno e Franco Bonasera, rappresentati locali rispettivamente di Liguria Popolare, Cambiamo e Lega.

La paura dei tre, spiegano, è una trasformazione totale – col passare del tempo – in seconde case: “In realtà noi temiamo che lo svincolo parziale si risolverà con il trascorrere del tempo in una trasformazione totale in seconde case – continuano – purtroppo chiuse per buona parte dell’anno ed incapaci di portare alcun beneficio all’economia spotornese già duramente colpita dal Covid. Ciò che è certo è che si tratta di una perdita per l’ospitalità spotornese e non solo pur essendo consapevoli che una soluzione andava trovata. “Quella individuata è assolutamente pasticciata e combina all’interno di un unico palazzo un po’ di albergo (finché dura) e un po’ di appartamenti; sarebbe stato più opportuno ricercare una soluzione definitiva in un senso o nell’altro”. E ancora: “Avremmo preferito il ripristino di un albergo di livello adeguato alle potenzialità del nostro Golfo, ma qualora tale soluzione non fosse risultata percorribile avrebbe dovuto essere concessa una trasformazione integrale ricercando adeguate contropartite per la nostra comunità”.

Sul tema delle contropartite, i tre si vedono concordi con i consiglieri di minoranza (leggi più sotto): “Sul tema delle contropartite l’operazione già oggi si presenta molto carente. Infatti dare la possibilità di realizzare appartamenti vista mare a 5 metri dalla spiaggia per un valore di diversi milioni di euro e avere in cambio un pezzo di passeggiata e la sistemazione di un sottopasso ci pare francamente poco. Non si è colta, con la perdita di una struttura turistica strategica per il turismo di Spotorno, l’opportunità di realizzare una struttura altrettanto strategica per la città, quantomeno per tentarne la compensazione”.

In conclusione, i tre esponenti locali dei partiti di destra attaccano il sindaco di scarse capacità contrattuali coi privati: “Questo ci rivela ancora una volta di più come nella contrattazione con i privati il nostro sindaco non abbia mai dimostrato grandissime capacità – continuano – ricordiamo infatti la bocciatura di qualche anno fa da parte della Regione della variante in zona Maremma in cui a fronte di svariate migliaia di metri cubi di nuovo cemento fu rilevata la quasi totale assenza di interesse pubblico, motivo per il quale venne appunto rigettata dall’istituzione competente”.

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A fargli eco i consiglieri di minoranza di Insieme Per Spotorno: “Lo scetticismo dell’operazione, se pur comprendendo il dover risolvere una situazione di abbandono del fabbricato, è dato dalla pochezza degli interessi pubblici, rispetto ad una operazione immobiliare di notevole ritorno per l’attuale proprietà. Ricordiamo, che la famiglia Bertolio, fece richiesta di trasformazione del proprio immobile, ma fu sempre negata. Il fabbricato venne venduto al pubblico incanto con il vincolo alberghiero totale, la prima proprietà che si aggiudicò l’acquisto, lo rimise in vendita per la negazione della trasformazione. L’attuale proprietà, che ha comprato l’immobile, ha chiesto ed ottenuto dall’amministrazione Fiorini la trasformazione del complesso alberghiero, da più di 100 camere, in RTA e edilizia libera”.

“Ciò che ci preoccupa, sono i precedenti di questo tipo di operazione immobiliare, come testimonia la storia dell’albergo Park Hotel, concesso in trasformazione dell’allora Commissario prefettizio dopo la caduta della giunta Calvi, dove il piano terreno doveva essere destinato a Residenza Turistica Alberghiera, con un vincolo temporale lungo. Struttura mai partita, anzi, in fase di ultimazione, il Sindaco Fiorini, concedette lo svincolo da RTA a civile abitazione in cambio della regimazione delle acque di via Francia, via Germania, convogliando le acque sulla dorsale di viale Europa, andando ad appesantire ancora di più la fragile situazione di smaltimento delle acque meteoriche”.

“L’amministrazione comunale ha ottenuto, circa 100 metri di sistemazione della passeggiata dal Molo Sirio ai Bagni Palace Beach, pavimentazione della passeggiata già in parte rifatta alcuni anni fa, con mattonelle di porfido, diverse dai sampietrini che seguono; e da una sistemazione del sottopassaggio tra la via Aurelia e via Berninzoni, per altro opera necessaria alla proprietà del complesso in ristrutturazione. Ci saremmo aspettati da un’amministrazione che fa della politica inclusiva una propria bandiera più coraggio. Non si fa cenno a nessun ritorno di immobili in social Housing o in edilizia convenzionata sul territorio di Spotorno, pensiamo alla ristrutturazione del vecchio Macello in via Laiolo”.

“Non si fa cenno a nessuna opera di riqualificazione dei marciapiedi lungo la via Aurelia tra il Palace e punta est. Non si fa cenno alla sistemazione delle aree, oramai abbandonate del parco giochi adiacenti alla storica sede del palazzo comunale”. E ancora: “Il coraggio dell’amministrazione per perdita di posti letto alberghieri ci pare davvero poca cosa pur conoscendo che vi sono dei parametri tra volumi ristrutturati e oneri di urbanizzazione”.

“Inoltre, non vorremmo trovarci tra qualche anno con l’ulteriore svincolo di porzioni di RTA, oltre alla decadenza e definitiva chiusura della parte dedicata alla Talassoterapia, come avvenne per la convenzione tra l’amministrazione comunale ed il Palace per la gestione della piscina, che doveva essere utilizzata dalla cittadinanza residente in convezione, ma di fatto, mai decollata.

“La quasi assenza di interesse pubblico in operazioni private è già salita alla ribalta per altri progetti, e non vorremmo trovarci di nuovo con imprenditori che terminano le loro operazioni immobiliari, lasciando poco o nulla sul territorio Spotornese. Resteremo attenti agli sviluppi della trasformazione dell’immobile alberghiero, che per circa 40 anni ha dato lavoro a tanti residenti e ha portato indotto turistico di pregio alla nostra cittadina” conclude il gruppo di minoranza.

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