Spotorno. “Tutti i cittadini di Spotorno hanno un familiare al Campo Santo. Un cimitero, che sia identificato come tale, dovrebbe rispettare chi dimora all’interno, e coloro che si recano dai propri cari, per un fiore o una preghiera. Passeggiando per i corridoi delle sezioni, durante le piogge, è una situazione disastrosa”. Lo dichiarano Massimo Spiga e Francesco Pendola, consiglieri comunali del gruppo “Noi per Spotorno che Vorrei”.
“Al piano inferiore del lotto più vecchio – spiegano – vi è una infiltrazione, che percola dal tetto, attraversa probabilmente le tre cellette e crea una discreta pozza, per altro di colore scuro, sul pavimento. Peggio si trova nel lotto più recente, dove vi sono grandi macchie di salnitro a pavimento, con gocciolamento dalla copertura, fuori uscita di acqua dalle scatole di derivazione dell’impianto elettrico di illuminazione, le quali, per evitare il distacco del quadro elettrico, sono state private del coperchio, così l’acqua può defluire attraverso le guaine elettriche e finire sul pavimento. Le basi dei neon di illuminazione, sono percorsi dall’acqua, come parte del soffitto. Anche qui, lapidi bagnate con colatura di acqua. Scalinata lato ponente, in marmo, oramai divenuto nero dal tempo, e con marmi di pedata venati”.
Proseguono Spiga e Pendola: “Per essere un luogo di rispetto per i nostri defunti, è davvero penoso, oltre che pericoloso, in caso di cadute e ci permettiamo di segnalare, anche poco igienico, visto il percolare di acqua dalle bare presenti nelle cellette. Malgrado i continui messaggi all’amministrazione comunale da parte dei cittadini, dello stato in cui versa il cimitero, tutto è ridotto a quanto sopra esposto. D’altronde, una società civile, la si comprende da come tiene i propri defunti, ed è lo specchio del territorio, che da buona parte dei cittadini, è ritenuta sporca, abbandonata e con poco riguardo per un paese turistico. Ogni volta che si parla con qualche concittadino, escono sempre fuori i ricordi di un assessore, che durante le ore del mattino, percorreva il centro del paese, per verificare, se fosse pulito, se fosse in ordine; non si pretende tanto attaccamento al proprio ruolo istituzionale, ma almeno vedere qualche d’uno che si accorga di ciò che avviene in un paese di poco più di 3500 abitanti e con 4 vie parallele ed una traversa, sarebbe il minimo sindacale”.
“Ma da quando vi è il nuovo palazzo del Comune, ineugurato nel 2021, che da quanto ci riferiscono dall’interno del plesso , quando piove c’è acqua che entra negli uffici, muri fioriti dall’umidità, lastre esterne ancorate con le corde e infiltrazioni varie, non si vede nessuno per il paese, a controllare che tutto sia in ordine e preciso, come non lo è il nostro cimitero. Ci auguriamo, che tra 3 anni, quando si andrà al voto, i cittadini si ricordino, oltre che dei propri cari, anche di quanto non è stato fatto per il loro paese, da una amministrazione che invece di essere vicina al cittadino, lo allontana dal palazzo, per non dover rispondere del loro mancato operato”, concludono.