Scuola, il piano ligure: ecco cosa fare se un bambino ha sintomi
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Le procedure: quarantena per i compagni solo in caso di esito positivo, sarà necessario passare sempre dal pediatra o dal medico

Liguria. È stato presentato questa mattina, da Regione Liguria, il piano sanitario per il rientro a scuola, con tutte le indicazioni operative per gestire i possibili casi di coronavirus tra bambini e ragazzi fino all’età di 19 anni e tra il personale scolastico. Prima bisognerà chiamare il pediatra o medico di famiglia, poi si andrà a fare il tampone in un ambulatorio dedicato, e in ogni caso la quarantena per i compagni di classe scatterà solo in caso di esito positivo: questa la procedura in estrema sintesi.

Tutto ruoterà intorno all’ospedale Gaslini di Genova che non solo ha elaborato il modello operativo, ma sarà il punto di riferimento per tutta la Liguria in termini di cure e organizzazione. Alisa ha coinvolto anche le unità di pediatria di tutta la regione, pediatri e medici di famiglia, le équipe sanitarie operative per le scuole e i dirigenti scolastici.

Cosa succede se un bambino o adolescente presenta sintomi

Anzitutto bisogna definire il “caso sospetto“. Vengono considerati segnali di una possibile infezione da coronavirus febbre più alta di 37,5 gradi oppure sintomi respiratori (tosse, mal di gola, raffreddore) oppure vomito e diarrea.

Se un genitore rileva uno o più di questi sintomi deve contattare il proprio pediatra o medico di famiglia. Se i sintomi si presentano a scuola, è il personale ad avvertire la famiglia. Il dottore valuta le informazioni e decide se è necessario sottoporre il soggetto sintomatico a un tampone.

Se viene prescritto il tampone, la famiglia riceve direttamente per telefono data, ora e luogo dell’appuntamento. I casi severi, invece, vengono inviati direttamente al pronto soccorso, in particolare per la fascia 0-3 anni.

Se per qualunque motivo il pediatra o il medico di famiglia risultano irreperibili, il Gaslini e le Asl delle altre province liguri garantiscono in ogni territorio il contatto telefonico per l’eventuale prescrizione del tampone (disponibile l’elenco dei contatti telefonici entro lunedì 14 sul sito di Alisa).

Nel frattempo i compagni di classe continuano ad andare normalmente a scuola finché non si conosce l’esito del tampone. Per i conviventi e i contatti stretti del bambino, invece, è preferibile indossare mascherine, evitare contatti con persone a rischio (ad esempio i nonni) e rimanere in casa per quanto possibile

Dove fare il tampone in Liguria e chi può chiederlo

Ci saranno ambulatori dedicati dove le famiglie potranno portare bambini e ragazzi per eseguire il tampone. Ma non ci si potrà presentare liberamente: sarà sempre necessaria la richiesta del pediatra o del medico di famiglia. Il tampone viene eseguito solo al soggetto segnalato (quindi non al resto della famiglia).

Al tampone, dunque, potranno accedere bambini e ragazzi sintomatici per capire se si tratta di Covid-19, mentre in tutti gli altri casi dovrà essere comunque il medico competente a valutare la necessità di un accertamento diagnostico.

A Genova il centro dedicato sarà allestito all’ospedale Gaslini in una tensostruttura davanti all’ingresso dell’ospedale di giorno. Sarà possibile accedere sia in modalitàdrive-through (il test viene eseguito senza scendere dall’auto o dalla moto) sia a piedi. Ci saranno percorsi dedicati per sintomatici e asintomatici.

Per il resto della Liguria

ASL 1
Attivazione ambulatorio a partire dal 15 settembre
• Ventimiglia, Via Tenda Roverino (presso sede Protezione civile) da lunedì a sabato, dalle
8.30 alle 11.
• Sanremo Palafiori – Distretto Corso Garibaldi 1, da lunedì a sabato, dalle 7.30 alle 11 e
dalle 14 alle 16.
• Imperia, Molo San Lazzaro, da lunedì a sabato, dalle 7.30 alle 11.

ASL 2
• Albenga, tenda protezione civile, ospedale Albenga, vicino al punto di primo intervento.
• Val Bormida: tenda presso Distretto delle Bormide, Via del Collegio 8, Carcare.
• Savona: tenda Protezione civile ospedale San Paolo (parcheggio fronte entrata
magazzini economali)

ASL 4
Postazione amministrativa: Ospedale di Lavagna, via Don Bobbio, 25 (sede Office presso
centrale Gsat)
Postazione esecuzione tamponi: Drive Through ingresso Ospedale Lavagna

ASL 5
1. Sede Ospedale Militare “Falcomata” Distretto 18 ASL5, via Nicolò Fieschi 16-18 – La
Spezia
2. Sede di Luni Distretto 19 ASL5, Via Madonnina 101 – Luni (SP)
3. Sede di Brugnato Distretto 17 ASL5, via Caduti di Nassiriya – Brugnato (SP)
4. Ambulatorio di Strada- Camper Itinerante (su prenotazione SPD)

Il risultato del tampone

Il laboratorio di riferimento inserisce il risultato di ciascun test nei flussi regionali del sistema Poliss entro le 24 ore successive all’esecuzione. A quel punto il responso viene comunicato al dipartimento prevenzione della Asl e al pediatra o medico di famiglia che provvede ad avvertire il genitore (o l’operatore scolastico).

Se il tampone è negativo non scattano altre misure e si provvede eventualmente a curare il paziente sintomatico. I contatti non devono fare niente.

Se il tampone è positivo scatta il protocollo che prevede la quarantena e il tracciamento dei contatti stretti, quindi compagni di classe e familiari.

Cosa succede se il tampone è positivo

In caso di tampone positivo, il bambino e i contatti stretti vengono posti in isolamento per 14 giorni. Per contatti stretti si intendono tutti i compagni di classe, mentre per il resto (genitori, familiari, amici, altre persone) si valuterà caso per caso.

genitori del bambino contagiato e anche quelli dei compagni di classe dovranno avere comunque prudenza nei rapporti sociali in attesa di eventuali screening. La Asl provvederà a dare istruzioni alla scuola, ai professori e agli alunni della classe interessata.

Per il rientro in comunità bisognerà attendere la guarigione clinica (cioè la totale assenza di sintomi). La conferma di avvenuta guarigione prevede l’effettuazione di due tamponi a distanza di 24 ore l’uno dall’altro. Se entrambi i tamponi risulteranno negativi, la persona potrà definirsi guarita, altrimenti proseguirà l’isolamento.

Test rapidi nelle scuole

L’ipotesi era stata preannunciata dalla Regione: un test rapido molecolare da effettuare direttamente a scuola in attesa del tampone vero e proprio per i bambini sintomatici. Il presidente Giovanni Toti oggi spiega: “Al momento non sono esclusi ma aspettiamo di avere protocolli governativi per poterli utilizzare. Ma l’utilizzo di differenti modalità di screening potrebbe generare maggiore confusione anziché semplificare la vita. Al momento ci abbiamo pensato e da tutti i nostri esperti ci è arrivato un parere negativo col rischio di creare uno choc emotivo per bambini e famiglie”.

Il Numero Verde da chiamare

Per ogni ulteriore informazione Alisa, in collaborazione col Gaslini, ha messo a disposizione un numero verde ( 800 93 66 60 ) attivo dal 14 settembre, da lunedì a venerdì dalle 8 alle 17, il sabato dalle 8 alle 12.

Una versione di questo articolo è presente anche su IVG.IT

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