Piano di gestione provinciale, Spiga e Pendola: “Revocare la delibera su Rocca dei Corvi, Mao e Mortou a Spotorno”
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Piano di gestione provinciale, Spiga e Pendola: “Revocare la delibera su Rocca dei Corvi, Mao e Mortou a Spotorno”0 (0)

Spotorno. “Il 28 febbraio il consiglio provinciale ha approvato l’adozione dei Piani di Gestione del territorio della provincia di Savona. Delibera assunta ‘in silenzio’ e ancorché nel testo venga messo nero su bianco che i territori siano stati ascoltati, sull’argomento a Spotorno mai se né è parlato”. Lo affermano i consiglieri di minoranza di “Noi per Spotorno che Vorrei” Massimo Spiga e Francesco Amendola.

Aggiunge Francesco Bonasera, ex vice presidente della Provincia di Savona e referente locale della Lega Salvini Premier: “Il modo in cui è stata portata in consiglio la pratica e la mancanza di informazione mi ha lasciato perplesso. Posso assicurare che durante i tre anni del mio mandato mai abbiamo parlato in maggioranza delle ZSC e agli incontri tenutisi con i sindaci del territorio non ha mai partecipato alcun consigliere ma solo i funzionari dell’Ente. Pertanto insieme ai consiglieri della Lega Massimo Spiga e Francesco Pendola abbiamo predisposto delle osservazioni finalizzate a far modificare ed a revocare la delibera di piano che ci riguarda e precisamente: Rocca dei Corvi, Mao e Mortou”.

Aggiungono Spiga e Pendola: “Un piano di gestione del nostro territorio a prevalente vocazione turistica dovrebbe essere un volano per il rilancio dell’economia e non un freno. Il turismo viene fatto anche offrendo le bellezze del nostro entroterra, con le passeggiate a piedi tra i sentieri e con le Bike. Mao Crest è diventato un noto percorso anche impegnativo per gli amanti di questo sport. Queste iniziative vanno incentivate senza laccioli e senza dover sempre sottostare all’eventuale ‘procedura di valutazione d’incidenza da parte dell’ente gestore’”.

Conclude infine Bonasera: “Anche sull’attività venatoria il piano di gestione è intervenuto a normare, Infatti mentre il comma 1 dell’Art.7 enuncia che questa pratica è ammessa, il successivo comma stabilisce ‘l’ente gestore può definire ulteriori limitazioni parziali o totali alla pratica venatoria’. Riteniamo che la caccia sia normata da leggi regionali e nazionali e così debba proseguire, ricordando come, soprattutto nel nostro territorio, questa sia altamente utile nel contenimento della proliferazione dei cinghiali che ormai, troppo spesso, si vedono pascolare nelle aiuole del nostro paese.”

IVG.IT

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