Noli. A diciannove anni dalla chiusura, e dopo un iter burocratico molto lungo, l’ex discoteca Gulliver di Noli prenderà nuovamente vita, sotto un altro aspetto. Saranno infatti costruite abitazioni di lusso, con il comune di Noli che ha rilasciato il permesso di costruire alla famiglia Gozzi e alla Moriko Srl.
Il progetto, redatto in base al Piano Casa, prevede la demolizione e la ricostruzione, con ampliamento e trasformazione in residenziale. Al posto della storica discoteca verranno costruiti 26 alloggi, ovvero bi e trilocali che andranno dai 55 ai 94 metri quadrati. “Il primo incontro per la riqualificazione dell’ex Gulliver lo feci il 4 luglio 2005 al mio primo mandato da sindaco. La proprietà aveva già ottenuto due permessi a costruire ma non sono mai stati ritirati. Questa volta, siamo arrivati a una svolta. Una zona in stato di forte degrado e in abbandono da 20 anni sarà interamente riqualificata. É stata pagata la prima trance di oneri, entro novembre è prevista la seconda trance. Oltre ai 420 mila euro abbiamo richiesto che venisse realizzato un parcheggio, in adiacenza al campo sportivo “Mazzucco”, in contrada Sacconi a Voze. I privati hanno già ceduto al Comune l’area dove verrà realizzato, per 70 posti auto, e sistemeranno il tratto di strada, adiacente al parcheggio, che verrà allargata. Complessivamente, nelle casse pubbliche, entreranno circa 950 mila euro”, ha spiegato il primo cittadino nolese Ambrogio Repetto.
Anche Sara Gozzi, che gestisce la discoteca Prana di Albissola, commenta: “Quando con mio fratello Fabrizio decidemmo di chiuderlo, nel 2004, fu una decisione difficile ma inevitabile perché il mercato dei locali notturni stava cambiando. Ci siamo resi conto, infatti, che stavamo andando incontro a un mondo completamente diverso. Nell’ultimo anno a complicare le cose c’erano stati i problemi di ordine pubblico oltre alla soppressione del parcheggio a cui, comunque, avevamo già sopperito con le navette. Chiudemmo, nonostante fuori dai cancelli, ci fosse ancora il pienone, ma non si poteva più continuare. La nostra clientela, come ci avevano insegnato mio papà Pietro e mia mamma Adriana, veniva attentamente selezionata. Bisognava avere un certo abbigliamento per entrare. Noi questa discoteca l’abbiamo vissuta già da bambini, io ad otto anni ero addetta al guardaroba”.
Conclude poi la Gozzi: “Siamo felici che, finalmente, la società abbia un progetto che prevede un intervento di pregio che rispetta il territorio ligure, approvato in pieno accordo con l’amministrazione. Certo, l’impatto emotivo per la demolizione di un luogo per noi simbolo di casa e famiglia è comunque molto forte. Farò un video durante le varie fasi anche per rispondere alla richiesta di molti nostalgici che hanno vissuto il Gulliver e ne custodiscono un affettuoso ricordo”.