Noli. L’avvocato Marco Genta, presidente della Croce Bianca nolese, tirato in ballo nei rumors e nelle indiscrezioni sulla corsa elettorale per le elezioni amministrative a Noli, esce allo scoperto e spiega i motivi per i quali non sarà candidato sindaco di una lista legata all’Udc e ad alcune forze civiche, come si era ipotizzato all’inizio delle manovre in atto in vista del voto di giugno.
“Anche in occasione di questa tornata elettorale il sottoscritto ha cercato di vedere se poteva intraprendere un iniziativa elettorale costruttiva e, soprattutto, dare un proprio contributo per cambiare il panorama politico-amministrativo, con l’obiettivo di un forte segnale di discontinuità dalle precedenti amministrazioni che in oltre 30 anni di “governo” hanno portato Noli a come oggi si trova, con gravi problemi irrisolti e continue azioni legali derivanti dai due “grandi cantieri” (via Belvedere e via IV Novembre) che, di fatto, hanno bloccato qualsiasi iniziativa e condizionato qualsiasi decisione” afferma lo stesso Marco Genta, in passato già candidato consigliere per le elezioni a Savona e nella stessa Noli.
Nel merito della sua decisione: “Fare più di tre liste in un piccolo Comune che ha meno di 3.000 residenti e quasi 1.800 votanti, è del tutto, a parere del sottoscritto, insensato” sottolinea. “Si disperdono idee, energie e capacità”.
“Tre anni fa avevo cercato di raggruppare tre liste in modo che ce ne fossero solo due; pura utopia ed il risultato è che si sono dispersi voti ed ha vinto la sinistra” aggiunge ancora Genta, con riferimento all’azione svolta per riunire le componenti legate al centro destra in una sola compagine.
Quanto al panorama delle possibili liste per la competizione elettorale: “Riguardo alla possibilità di presentare una quinta lista ho voluto fare questo mio intervento per chiarire che non sarò parte della partita. E auguro alle 4 liste che si presenteranno di non ottenere lo stesso risultato delle elezioni di tre anni fa…” conclude Marco Genta.
Il tema politico di fondo, infatti, è quello di una estrema frammentazione in una località di piccole dimensioni, dunque una sfida che si deciderà ancora una volta per una manciata di voti: non solo la vittoria di Lucio Fossati nel 2019, ma ad esempio anche quella precedente di Giuseppe Niccoli nel 2014 era stata ottenuta con uno scarto risicatissimo (7 voti).