Marco a 18anni perde la gamba in un incidente sul Merello: un anno dopo lancia una raccolta fondi per una nuova protesi
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Marco a 18anni perde la gamba in un incidente sul Merello: un anno dopo lancia una raccolta fondi per una nuova protesi5 (1)

Spotorno. Vittima di un terribile incidente (LEGGI QUI) verificatosi in una calda mattinata di luglio – il 20 luglio 2022 per la precisione – adesso Marco, 18enne di Vercelli ma da sempre frequentatore di Spotorno, lancia una raccolta fondi su GoFundMe per procurarsi una nuova protesi, che lo aiuterà nei movimenti ma che, purtroppo, risulta costosissima.

“Ciao a tutti, sono Marco e il 20/07/2022 ho avuto un incidente molto grave a Spotorno in cui persi tutta la gamba destra, il livello di amputazione è molto alto e di conseguenza è difficile l’utilizzo di una protesi base che non mi aiuta molto, ho quindi la necessità di utilizzare prodotti di alta tecnologia che rendano il mio passo meno meccanico e molto più fluido evitando imbarazzo quando sono in pubblico. Ho avuto modo di provare componenti bionici con cui ho da subito avuto delle bellissime sensazioni ma non me li posso permettere a causa del costo elevatissimo, tutti i ricavi di questa raccolta verranno investiti nei prodotti protesici che mi permetteranno di avere un reinserimento nella società migliore possibile”, spiega Marco nella pagina della sua raccolta fondi che potrete trovare QUI.

Qui sotto vi lasciamo il box per effettuare una donazione;

 

Un grido d’aiuto ma anche un messaggio di speranza quelli di Marco, che nelle sue storie di Instagram spiega come non si sia abbattuto nonostante il tragico evento: “Un anno fa esatto vissi il periodo più brutto della mia vita. Vi auguro di non arrendervi mai di fronte a qualunque difficoltà, e di riuscire a cogliere una lezione da tutto quello che può succedere. Ma soprattutto vi auguro di trovare la forza di reagire anche quando tutto sembra andare per il peggio”.

Riguardo al suo percorso di riabilitazione effettuato nell’ultimo anno, Marco racconta: “In questi primi e lunghi dodici mesi, nonostante le tante difficoltà riscontrate, mi ritengo fiero del percorso da me svolto. Vorrei diventare d’aiuto per molti e motivare le persone che hanno bisogno. Un giorno spero di poter camminare il meglio possibile, e non intendo arrendermi”.

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