Spotorno/Savona. In un periodo nero per l’Italia intera e, soprattutto, per regioni come Lombardia e Liguria alle prese con la morsa del Coronavirus, una bellissima notizia arriva da Spotorno, dove alcune cittadine hanno deciso di aiutare concretamente il prossimo.
E il prossimo, questa volta, risponde al nome di Ospedale San Paolo di Savona. Una decina di signore di Spotorno si sono messe all’opera per fare in casa delle mascherine chirurgiche da donare al reparto di S.C. Oncologia del nosocomio savonese, dove lavora la dott.ssa Francesca Bertolotti, dirigente biologo del reparto e parente di una di queste signore.
Le signore hanno consegnato lunedì ben 300 mascherine, vero e proprio ossigeno per un reparto che non può chiudere e che ogni giorno vede transitare circa 35-40 pazienti che necessitano di cure oncologiche e che fino ad oggi accedevano senza le dovute precauzioni, dato che la mancanza delle mascherine è un problema che affligge tutta la sanità italiana in generale. Ma la solidarietà non si ferma qui perchè le mascherine continueranno ad essere prodotte, e vista la notevole produzione sono state donate anche al personale medico e infermieristico del pronto soccorso (circa 50 persone in totale) come supporto a quelle fornite dalla ASL. “Le mascherine mancano ovunque – spiega la Bertolotti – e parlando delle FFP2 e FFP3 noi medici e infermieri le facciamo durare anche una settimana”.
“Il nostro è un reparto fondamentale, che non può chiudere. Ogni giorno vengono decine di persone per effettuare chemioterapie e grazie all’aiuto di queste signore spotornesi potremo continuare a curarle e proteggerle”, spiega il Direttote della S.C Oncologia dott. Marco Benasso, che ha voluto ringraziare queste cittadine che – è bene aggiungerlo – sono state aiutate anche dalle suore della scuola materna Gino Garrone e da persone facenti capo alla consulta del volontariato di Noli e Finale Ligure.
Ma un grazie speciale, da parte di Francesca Bertolotti, va anche alle associazioni di volontariato spotornesi come la Croce Bianca e l’Aib, che si sono offerti di trasportare queste mascherine all’ospedale. “Voglio spendere anche due parole in favore non solo di queste signore, ma anche della Croce Bianca di Spotorno e dell’Aib, che ci hanno dato una grande mano e che ci hanno offerto ulteriore aiuto per il futuro. Chiedo inoltre al sindaco, a fine emergenza, se fosse possibile fare un ringraziamento pubblico, a nome di tutti, in favore di queste persone stupende che hanno aiutato concretamente il prossimo dedicando il riconoscimento di ‘Spotornese dell’anno’ a loro”.
Mattia Fiorini, primo cittadino di Spotorno, non si è fatto attendere e interpellato da Spotorno Times ha dichiarato: “A fine emergenza porteremo il giusto ringraziamento alle nostre laboriose ed altruiste concittadine per un gesto che ci rende orgogliosi di far parte della comunità Spotornese”.
E dall’altra sponda, quella del volontariato, il presidente della Croce Bianca Filippo Rossi si è dimostrato grato per la riconoscenza. “La nostra associazione c’è sempre stata, dal 1967, 24 ore su 24 per gli spotornesi”.
“Siamo ben contenti – conclude Rossi – di aiutare concretamente il prossimo e, nel nostro piccolo, l’ospedale San Paolo in questo momento di difficoltà. Non sappiamo quando finirà questa emergenza, noi arriviamo ad uscire tante volte al giorno per casi sospetti di presunto Coronavirus. Non bisogna mollare e, soprattutto, restare a casa. Facciamolo per noi ma, soprattutto, anche per i medici che stanno affrontando una situazione immensa”.