Italia. Nessun coprifuoco (seppur nel rispetto delle altre regole previste) e spostamenti liberi nello stesso Comune, tra Comuni e Regioni in zona bianca e zona gialla. Sarà anche possibile viaggiare all’estero e non ci saranno limitazioni al numero degli invitati presso le proprie abitazioni (diverso il discorso lo scorso anno, con il limite di due persone).
Partendo dalle “note positive”, è così che gli italiani si apprestano a vivere il secondo Capodanno in pandemia: restrizioni certo più blande rispetto a quelle del 2020, ma permangono comunque regole da rispettare previste dal “decreto Natale”, approvato nei giorni scorsi proprio per limitare la diffusione del contagio Covid e, soprattutto, il dilagare della nuova variate Omicron.
Passando, invece, alle “note dolenti” sarà necessario il Super Green Pass per potersi godere il cenone di Capodanno al ristorante, dove potranno dunque accedere solo i vaccinati e i guariti dal Covid, così come nei bar al chiuso, anche per le consumazioni al bancone.
Le limitazioni più forti e impattanti, però, riguarderanno le feste in piazza, i concerti e, più in generale, tutti gli eventi all’aperto che implichino assembramenti, che sono stati annullati. L’Italia vivrà dunque il suo secondo Capodanno senza festeggiamenti nelle piazze.
Ovviamente erano previsti numerosi eventi anche nei principali Comuni del savonese, molti dei quali però sono stati depennati dal calendario: eccoli di seguito.
È scattato e sarà in vigore anche l’obbligo di indossare la mascherina FFP2 viaggiando sui mezzi pubblici (dai trani ai bus, dagli aerei alle navi) e per accedere a musei e grandi eventi anche di carattere sportivo. Obbligatorio, comunque, indossare la “classica” mascherina all’aperto fino al 31 gennaio (sufficiente anche quella chirurgica).
Tra le misure adottate dall’esecutivo per arginare la pandemia, infine: la chiusura delle discoteche e dei locali da ballo fino al 31 gennaio, che ha ovviamente generato la rabbia dei gestori. Fabrizio Fasciolo, presidente provinciale Silb, ha parlato di “una perdita stimata di 4 miliardi di euro per il settore”.