Bergeggi, aperta la passeggiata a mare
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Bergeggi. “Da oggi entriamo nella fase 2, in applicazione del DPCM del 26 aprile 2020, delle Ordinanze di Regione Liguria e con la gradualità necessaria che la ancora grave situazione epidemiologica ligure richiede.
È necessario ripartire ma occorre farlo nel modo giusto e senza passi falsi.
Le norme governative danno ai Sindaci la possibilità di agire con maggiore prudenza nelle parti del proprio territorio più soggette a rischio di assembramento o con minore possibilità di controllo e così ho cercato di fare. Ho usato cautela e interdetto ancora l’accesso alle spiagge perché ritengo che soprattutto nei fine settimana, in caso di bel tempo, possano trasformarsi in luoghi di assembramento, diventando meta per chi potrebbe approfittare della possibilità di spostamento per fare esercizio fisico in un altro comune della provincia”.

Inizia così la nota con cui Roberto Arboscello, sindaco di Bergeggi, annuncia la riapertura del cimitero e della passeggiata a mare, confermando però il divieto di accesso alle spiagge e ai giardini pubblici.

Per quanto riguarda la pesca, è consentita quella sportiva e ricreativa mentre non è concesso fare il bagno, in quanto non è un’attività fisica contemplata dal DPCM. I sentieri sono invece stati aperti.

Passando alla pubblica amministrazione, invece, tutti gli uffici lavorano su appuntamento telefonico o email, rimangono aperti solo quelli essenziali.

“Una cosa – conclude il sindaco – è consentire una passeggiata o l’attività fisica, utile al benessere delle persone, così come permettere alle tante attività commerciali di riprendere un minimo di attività, seppur con limitazioni, per dare un piccolo aiuto all’economia. Tutt’altra cosa è la richiesta di prendere il sole in spiaggia. Questo non è una cosa prioritaria, possiamo aspettare ancora qualche settimana. E’ per questo che l’accesso a spiagge, arenili, moli e scogliere è concesso solamente ai concessionari che possono lavorare all’allestimento della loro struttura, ai proprietari di imbarcazioni per il rimessaggio delle stesse, a chi vuole praticare sport acquatici previsti dall’ordinanza regionale (windsurf, canoa, subacquea) solo per il tempo necessario a raggiungere il mare e viceversa.
Le spiagge senza una regolamentazione chiara rischiano di diventare luoghi di assembramento pericolosissimi, soprattutto nei weekend, anche alla luce della possibilità di spostarsi all’interno della provincia seppur per altri motivi. Queste due settimane saranno cruciali per il nostro futuro. Teniamo duro. Avremo tempo di abbronzarci più avanti se saremo bravi oggi”.

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