Alla fine il sindaco e la sua giunta ci sono riusciti: la Tassa di Soggiorno è stata approvata, ma non senza qualche discussione durante l’ultimo consiglio comunale. E i benefici di questa Tassa, il sindaco Fiorini li aveva già elencati qualche giorno fa, quando era intervenuto sulla questione.
I voti contrari, durante il consiglio comunale, sono stati quelli di Francesco Bonasera (leader di Spotorno Che Vorrei) e Matteo Marcenaro (leader di Spotorno nel Cuore). E la loro contrarietà l’hanno ribadita in consiglio, con Marcenaro che arringa:” “Tutto ciò non ha senso. Nelle altre regioni d’Italia si è lavorato anni per costruire un prodotto adeguato, che oggi viene venduto e promosso anche grazie alla tassa di soggiorno. Qui che cosa intendiamo fare? Chiediamo i soldi in anticipo promettendo che li investiremo in un prodotto che deve ancora nascere? Quindi tassiamo il turista per fargli pagare dei servizi che offriremo a qualcun altro dopo di lui? Se promozione dev’essere io ritengo che una mossa di maggior promozionale sarebbe stata quella di annunciare a livello nazionale: diciamo no alla tassa di soggiorno per non gravare sul turista. Sarebbe stata una bella pubblicità”.
Bonasera gli fa eco tramite un comunicato pubblicato su Facebook, sulla pagina ufficiale di Spotorno Che Vorrei:
APPROVATO dalla maggioranza consiliare il Regolamento per l’applicazione della Tassa di Soggiorno a SPOTORNO.
Ecco l’intervento del nostro Capogruppo
AVETE PERSO L’OCCASIONE PER FARE DUE COSE:1) Dimostrare che anche in politica le promesse e la coerenza non sono solo parole ma principi indissolubili di buoni politici e di una compatibile buona amministrazione.
Il Suo programma, Egregio Sindaco, non prevedeva l’istituzione di tale balzello anzi questa tassa era fermamente osteggiata sia a parole che sui post pubblici dei social, non solo dal Sindaco ma anche dai principali esponenti della sua maggioranza. Applicarla dopo aver promesso di non farlo è un episodio sicuramente deprecabile e non concepibile.
Ricordo, per chi avesse la memoria corta, come nella precedente amministrazione vi fu un tentativo del Sindaco Calvi di introdurre la tassa, tentativo bloccato dal gruppo di Fiorini con la minaccia di far cadere la maggioranza poi discioltasi qualche mese dopo. In quell’occasione e precisamente in data 9 luglio 2014 anche il sottoscritto, allora Capogruppo di Adesso Forza Spotorno, scrisse al Sindaco e per conoscenza a tutte le strutture ricettive, per chiedere che non venisse applicata. Calvi sotto le pressioni del gruppo che faceva capo all’attuale Sindaco decise di non assumere tale delibera provocando successivamente le dimissioni dell’allora Assessore al Bilancio. Seguirono diversi interventi da parte del Gruppo Spotorno 2.0 e da parte dei suoi sostenitori per mettere la paternità e per raccogliere gli applausi anche on line della scongiurata applicazione della tassa di soggiorno. Ora parte delle stesse persone e parte degli stessi sostenitori sono fautori della tassa e ne voteranno la sua istituzione.2) La seconda occasione persa era quella di cogliere il momento di particolare e persistente crisi turistica della nostra città per far promozione e vendere al meglio Spotorno promuovendolo come il paese che nel rispetto dei propri turisti che portano ricchezza e sono un patrimonio della città, non applicherà la nuova tassa. Anche questa è stata un’occasione persa e pressoché non contestata dagli addetti ai lavori. A tal proposito ricordo che negli incontri elettorali con le categorie economiche, gli albergatori visti ponevano al sottoscritto ed ai miei candidati una forte domanda: una volta eletti applicherete la tassa di soggiorno? In questi giorni la carta stampata ed i giornali on line hanno rilevato proteste in diverse località dagli addetti ai lavori sulla decisione dei sindaci di applicare la tassa di soggiorno. A Spotorno purtroppo ho rilevato come vi sia solo silenzio.
Occupandoci direttamente dell’imposizione ritengo che questa colpisca direttamente anche il settore alberghiero che nei nostri paesi rivieraschi non vive certo un momento facile. E’ cambiata l’utenza: soggiorni più brevi, soggiorni mordi e fuggi, esigenze maggiori della clientela, necessità di applicare prezzi più competitivi, concorrenza globale. La tassa o si fa pagare al turista penalizzando l’offerta o la paga direttamente l’imprenditore il quale vede aggravarsi i costi di gestione della struttura.
Prima di pensare a nuove tasse bisognerebbe mettere in atto una politica tesa allo sviluppo economico della nostra città. Bisognerebbe avere il coraggio delle scelte per far ritornare competitivo il nostro paese che una volta aveva circa 80 strutture ricettive, sale da ballo, campi da tennis, campo da calcio. Spotorno era il paese trainante per turismo invernale italiano ed estero. Purtroppo ora la stagione turistica è sempre più corta, non avverto nessun programma di sviluppo economico, non vi è una politica finalizzata ad allungare la stagione estiva ed a far ripartire il turismo della terza età così come avviene in altre località vicine a noi, non sono state migliorate e ricreate le strutture turistiche non sono stati realizzati investimenti caratteristici nel settore dei lavori pubblici. Certamente questo non è certo solo colpa del Sindaco in carica anche se questi ha avuto per quattro anni l’onore di essere un Assessore ai Lavori Pubblici del nostro paese.
Parliamo infine della scusa di applicare la tassa di soggiorno per far emergere l’evasione. Quanti e quali forze disponibili bisognerebbe mettere in campo per controllare tutti i turisti che abitano in immobili il cui affitto non è dichiarato?
Più volte sollecitai un’azione determinata, con la costituzione di un gruppo di lavoro che facesse emergere le finte residenza in modo da applicare a queste le imposte come seconde case. La precedente maggioranza della quale il Sindaco faceva parte poco o nulla fece in proposito. Ora la responsabilità dell’assessorato alle finanze è del Sindaco in carica il quale non potrà più dire che la colpa è degli altri che non lo fecero lavorare.
Per concludere una raccomandazione: considerato che almeno il 60% derivante dal gettito della tassa e destinato esclusivamente a finanziare interventi in materia di turismo e promozione, e che la gestione della quota sarà rimandata al Comitato Locale per il Turismo chiedo che si faccia in modo che tale comitato funzioni davvero e che non abbia solo il compito di ratificare decisionio assunte dall’Assessore competente o dal Sindaco.